Condominio Olimpo
corso di teatro adulti fondazione orizzonti 2019
Era tanto che non mi capitava di vedere uno spettacolo con tutta questa Meraviglia dentro. C’era immaginazione, magia, poesia, epicità.
Sono uscito da teatro entusiasta.
corso di teatro adulti fondazione orizzonti 2019
Era tanto che non mi capitava di vedere uno spettacolo con tutta questa Meraviglia dentro. C’era immaginazione, magia, poesia, epicità.
Sono uscito da teatro entusiasta.
Uno spettacolo teatrale tra i palchetti del teatro Mascagni.
17 personaggi ispirati alla mitologia greca vi accoglieranno nei loro appartamenti.
Il pubblico è stato invitato ad un esplorazione libera, per un viaggio solitario o in piccoli gruppi.
La segnalazione dei personaggi presenti e delle postazioni lascia liberi gli spettatori di scegliere in quale palchetto entrare, purché la porta sia aperta. Nessun obbligo di vedere tutti i monologhi, la possibilità di rivederne alcuni, lo spostamento fra un ordine e l’altro del teatro sono alcuni degli elementi che rendono l’esperienza una esplorazione giocosa e inaspettata.
All’ingresso del teatro e poi come custode Sandra Calzetta nel personaggio ispirato alla profetessa Pizia.
Ai palchetti di prim’ordine gli eroi: Fabiola Baccaille nel ruolo di Antigone, Altero Culicchi in Edipo, Clara Silveri nella sessuologa Psiche, Francesca Carnieri nel ruolo di Medea, Cinzia Lucacchioni come Penelope e Cesare Aprile in un contemporaneo Giasone.
Ai palchetti di second’ordine: Sara Bartoli come la postina ispirata a Hermes, Gianni Nasorri nello scorbutico Efesto, Margherita Sanchini in Dioniso, un’installazione sensoriale per Teti e Rossana Rossi nel palchetto reale come la diva Gea
Al terzo ordine le divine: Mascia Massarelli ostetrica Era, Claudia Morganti la bella Afrodite, Lucia Marangolo la saggia Atena, Irena Shahini nell’impresaria di pompe funebri ispirata ad Ade.
Nell’Olimpo del loggione Enrico Mearini interpreta l’onorevole Giovanni de Zeus.
Abbiamo guardato il Teatro Mascagni, uno dei bellissimi teatri all’italiana presenti sul territorio; un teatro con i palchetti dove il pubblico è invitato a guardare il palco in un ambiente intimo e… lo abbiamo girato! Sì, perché il condominio Olimpo che si vede dal palco e dalla platea è una comunità, come un corso di teatro.
Ogni palchetto è stato allestito in modo differente, a seconda della personalità dell’inquilino.
In occasione dell’evento abbiamo creato un’installazione sul palco con una selezione dei testi della Biblioteca Comunale di Chiusi (associati alle tematiche portate dai personaggi in scena); così gli spettatori, durante la loro esplorazione, hanno anche avuto la possibilità di prendere in prestito un libro.
Allievi attori: Fabiola Baccaille, Sara Bartoli, Francesca Carnieri, Altero Culicchi, Anna Chiara Frullini, Mascia Massarelli, Enrico Mearini, Rossana Rossi, Margherita Sanchini, Claudia Morganti, Irena Shahini, Gianni Nasorri, Cesare Aprile, Cinzia Lucacchioni, Sandra Calzetta, Lucia Marangolo, Clara Silveri.
Per il primo anno con il gruppo di teatro della Fondazione Orizzonti abbiamo deciso di mettere in scena due eventi: il primo programmato per Dicembre 2019 e il secondo per l’estate del 2020. L’idea per il primo modulo era un percorso sulla costruzione del personaggio per permettere agli allievi di lavorare su voce e corpo in modo approfondito e mirato; nella seconda fase questo materiale ci avrebbe permesso di approcciarci alla coralità e al dialogo con dei caratteri già ben delineati. Da qui l’idea di scrivere dei piccoli monologhi, uno per attore. In alcuni casi partendo dalle caratteristiche o dalle esperienze dei partecipanti (per Mascia che stava per diventare nonna abbiamo scritto un monologo su una regina dell’Olimpo ostetrica), in altri lavorando per opposizione nel tentativo di accentuare – come esercizio teatrale – dei tratti del personaggio lontani dalla personalità dell’attore.
La possibilità di replicare lo stesso monologo più volte, ad un pubblico diverso e da vicino, aiuta gli attori a vivere l’importanza della ripetizione e il valore dell’ascolto e della relazione che rendono ogni replica unica in un dialogo sempre vivo con lo spettatore.
Per i più curiosi, a questi link trovate i testi con l’aggiunta di alcuni personaggi.
Ci sono tanti tipi di teatro: c’è il teatro classico, quello tradizionale, c’è il teatro comico, il teatro di narrazione, il teatro canzone… Ieri al Mascagni di Chiusi gli spettatori hanno assistito ad una piece insolita, di tutt’altro genere. Una piece di teatro condominiale. Teatro di caseggiato, some certe riunioni che un tempo facevano i partiti… Anzi, a dirla tutta si è è trattato di uno spettacolo ancora più… intimo. Di un vero e proprio “teatro ad personam”. Sì perché gli attori, 17, un bel numero, hanno recitato non sul palco, per il pubblico di tutta la platea dei palchi, ma ognuno nel suo camerino… che poi era, nella finzione teatrale, un appartamento del “Condominio Olimpo”. Un caseggiato di quelli di una volta, grande, pieno di tipi strani, ognuno con il suo tic, la sua fissazione, la sua vita storta, i suoi sogni… e la propria storia da raccontare. La cartomante, la casalinga disperata…
E ciascuno che ricorda vagamente (ma neanche tanto vagamente) gli Dei dell’Olimpo, appunto o personaggi della mitologia greca… C’è il commendator De Zeo che come Zeus che sta in cima, nell’attico e come tutti i “cummenda” milanesi passa le sera al night club, c’è la signora De Vellis una visionaria che legge le carte e il futuro, come Medea… c’è la casalinga disperata che ha perso ogni fiducia nel marito, come Penelope con il suo Ulisse… e via via c’è il giovane Giasone ed era, ed Ermes, e Edipo… e c’è, come in tutti i condomìni la portinaia mezza filosofa che rompe i coglioni se entri con le scarpe poco pulite…
Uno spettacolo corale, ma recitato singolarmente: niente dialoghi, solo monologhi. Con gli spettatori che potevano scegliere chi andare a trovare, ascoltarne uno, due, 5 o tutti e 16, più la portinaia, che sulle scale era impossibile non incontrare…
Per gli attori, 12 donne e 4 uomini (uno giovanissimo), è una bella prova perché ciascuno ha dovuto recitare il proprio monologo più volte e, non, come dicevamo, davanti all’intera platea, ma davanti a spettatori in piccolo gruppi, anche di uno o due e non deve essere semplice farlo, tra l’altro davanti a persone magari anche conosciute, a distanza di pochi centimetri, nello spazio angusto di un palchetto…
Ma proprio questo era il senso di Condominio Olimpo. Lavorare sul monologo e sul rapporto diretto, stretto, con il pubblico. Perché lo spettacolo altro non era che un “saggio” del Corso di Teatro per adulti della Fondazione Orizzonti, curato da “I Macchiati”. Geniale l’idea e anche la costruzione scenica che hanno avuto Alessandro Manzini e Irene Bonzi i due curatori del corso. Geniale per l’impatto sul pubblico, ma anche per la crescita recitativa dei singoli attori. Singolari e azzeccati i testi, buoni anche gli accostamenti con i personaggi, nessuno è sembrato lo svagato che ha sbagliato appartamento. Ad ognuno la parte calzava a pennello…
Un esame di metà anno scolastico, niente male, insomma. Una grande lezione di teatro. E di leggerezza. Qualcuno degli attori si è trovato a recitare davanti a due, tre spettatori, di cui uno era la moglie o il marito, il fidanzato o la fidanzata, la figlia o i genitori, il vicino di casa e il collega di lavoro… E’ diverso che stare sul palcoscenico dove il pubblico lo senti, ma non lo vedi…
Ma Alessandro Manzini e Irene Bonzi sono professionisti seri, le cose le fanno bene, sono esigenti, il teatro lo insegnano non solo per mettere in scena spettacoli, ma per tirar fuori cose buone dalla persone, farle uscire dal guscio, per evitare che cadano nella depressione della paura e della rabbia. Raccontare, mettersi in gioco, giocandoci un po’ su, per diventare migliori.
Francesca Carnieri interpreta Medea nel palchetto XII, I ordine del teatro Mascagni
Alessandro è il formatore dei macchiati che ha curato per 10 anni i corsi di teatro per la Fondazione Orizzonti, si occupa anche della scrittura, della messa in scena e di tutti i dettagli tecnici per la realizzazione degli spettacoli. La sua missione è la ricerca di un rapporto sereno con tutti i propri allievi per svelare il valore di tutti in modo ludico e coinvolgente!
Irene si occupa della visione e dei dettagli dei progetti. Scrittura, ricerca, disegno, creazione e ascolto sono alla base della realizzazione degli strumenti di gestione e dei materiali di lavoro che caratterizzano i macchiati.