Il paesino di Sant’Ilario è anche un laboratorio di teatro, esplora il percorso e la messa in scena.
Il paesino di Sant’Ilario
Spettacolo teatrale dedicato ai personaggi di De André
ENTRATA DEL PUBBLICO M - VIA DELLA POVERTÀ Con l'entrata del pubblico i personaggi vivono il paese per tutta la durata della canzone. Il paesino è disposto nella platea del teatro. Al termine del brano il paese continua il movimento in silenzio mentre le narratrici (Bocca di Rosa e Suzanne) si rivolgono al pubblico. La sala è ancora accesa. FABRIZIO Buonasera a tutti e grazie per aver accettato il nostro invito. DORI Buonasera. FABRIZIO Diciamo subito un paio di cose importanti. Quella che avete di fronte non è la realtà, è una ricostruzione, un'invenzione, un omaggio a un grande poeta del novecento, Fabrizio de André DORI E soprattutto ai suoi personaggi: Marinella, il soldato Piero, il farmacista chimico, Michè, Franziska e tanti altri. Ci siamo chiesti: cosa accadrebbe se si trovassero insieme, a vivere nello stesso paese? Questo è ciò che vogliamo sperimentare oggi con il paesino di Sant'Ilario FABRIZIO Il nostro compito sarà quello di creare le condizioni per rendere questa ricostruzione più realistica possibile: ma soprattutto di fare in modo che il destino di ogni personaggio si compia, così come vuole la sua canzone. Per questi motivi abbiamo deciso di ricorrere ad alcuni effetti speciali. Dico bene? DORI Certo, niente di particolare, signori. Ad esempio questo è il pulsante per creare la notte. (Si fa notte. Gli abitanti tornano nelle loro case, un po' stupiti di come il sole sia calato all'improvviso. Si mettono a dormire. ) Ne abbiamo uno per fermare la scena! EFFETTO SONORO - CORO STOP La scena si blocca DORI Premendo quest'altro facciamo arrivare l'alba, con un bel canto del gallo. M - CANTO DEL GALLO Cambio luce gli abitanti si svegliano e fanno per uscire di casa DORI È molto semplice, vedete, ecco di nuovo la notte. Luce della notte FABRIZIO Benissimo cara, può bastare,lasciamoli in pace per il momento. (Sussurrato) È domenica 18 Febbraio 1940 e non è un giorno qualunque. DORI È una fredda domenica di inverno inoltrato, è il giorno in cui nacque Fabrizio de André. FABRIZIO A Sant'Ilario sono le tre del mattino e tutti dormono. Quasi tutti. 18 FEBBRAIO 1940 La scena passa nella taverna della Cima. Caterina è incinta. CATERINA Ecco, ci risiamo, anche stanotte non si dorme. È colpa tua sai, mi hai fatto venire voglia di focaccia, ma ti avviso che stanotte non mi alzo. Voglio dormire piccolo mio. O piccola mia, chiunque tu sia. Buonanotte. (pausa) Ahh, d'accordo d'accordo vado a prepararla. Che poi mi nasce un figlio con la voglia di focaccia sulla faccia. Poi a scuola i compagni ti prenderanno in giro e quando mi chiederai “mamma, perché ho una voglia di focaccia sulla faccia?” io dovrò dirti “perché quella notte ero stanca e volevo dormire”… ora gentilmente smettila di darmi calcetti, come vedi sto impastando. (pausa) e ora che c'è? Non ho più fame. Ti è passata la voglia? Facciamo i capricci già nella pancia? Ah, cominciamo bene! Andiamo a dormire, forza. A proposito, ho scelto il nome, vuoi saperlo? Se sarai maschio ti chiamerai Lucio… ma sarai femmina e ti chiamerai Teresa. Stop del paese. DORI-CORO Ha ragione Caterina, c'è una bella bambina in arrivo. Nasce una domenica mattina di inizio estate: è il 10 giugno del 1940 e il paese è in fermento. 10 GIUGNO 1940 M - INTRO VERDI PASCOLI Franziska, Marinella, Ninetta scendono al fiume a lavare i panni; Piero, Francesco e Francis vanno a chiamare Trainor FRANCESCO È inutile, tanto non viene! PIERO Provare non costa nulla. PFG Trainor! Trainor! Trainor si affaccia alla finestra e guarda in basso. Gli altri guardano in alto. FRANCESCO Trainor, Andiamo giù al fiume, forza! TRAINOR Non posso devo studiare FRANCESCO Avanti Trainor, “devo studiare”, ogni volta! Hai dieci secondi per scendere. FRANCIS Anch'io devo studiare, ma prendi una pausa… TRAINOR L'ho già visto il fiume, lo conosco bene, atomi di ossigeno e atomi di idrogeno che scorrono insieme… PIERO Atomi di cosa? TRAINOR Acqua Piero, acqua che scorre… PIERO Andiamo a pescare i lucci argentati, non vieni? TRAINOR Andate a spiare le ragazze che lavano i panni! FRANCIS Beh, cosa c'è di male, chissà che ci scappi uno sguardo malizioso o un sorriso! Magari un bacio.. FRANCESCO Un bacio?! Il solito esagerato! EFFETTO SONORO - CORO STOP Tutti si fermano DORI Fra undici anni Trainor diventerà il farmacista del paese. Ora è un bravo studente di medicina, tutto casa e studio, un po' timido con le ragazze forse… ma quando si è giovani c'è tutto il tempo per recuperare… FABRIZIO Già, basta volerlo. Ma lasciamolo studiare e seguiamo i tre giovanotti fin giù al torrente. M - VERDI PASCOLI O VOLTA LA CARTA Al fiume ci sono le ragazze che lavano il bucato: Ninetta, Franziska Maria Teresa, Marinella e Caterina. Movimento delle lavandaie corale. Le ragazze stendono un panno che è un tulle semitrasparente. Il panno diventa il torrente. Gioco di luci e di gesti tra i ragazzi e le ragazze. Quando alla canzone si sostituisce la dichiarazione di guerra di Mussolini i giochi si interrompono e tutti tornano a casa, non c'è più voglia di giocare. Finito il discorso arriva la notte. LA PROMESSA M - GRILLI DI NOTTE. Tutti i personaggi dormono nelle loro case, tranne Piero che esce e si dirige verso casa di Ninetta PIERO Nina… Ninetta! NINETTA Piero, dove sei Piero! Ma cosa mi hai fatto fare… PIERO Non aver paura Nina, vieni, non ci vedrà nessuno NINETTA Se lo sa mio padre sono nei guai, siamo nei guai, ho sbagliato a venire fin qui di notte… devo tornare, devo tornare subito a casa, devo... PIERO sttt. Lo so, se lo sa tuo padre dovrò cambiar paese, ma è troppo importante quello che voglio dirti… Piero prende per mano Nina e la porta in campagna, appena fuori dal paese PIERO Guarda che luna, Ninetta mia. NINETTA È bellissima. PIERO Tu sei più bella NINETTA Piero… PIERO Nina… io parto domani NINETTA Domani? PIERO Mussolini dice che sarà una questione di pochi mesi, si chiama guerra lampo, sai? Forse non farò neppure in tempo ad arrivare al fronte. NINETTA Non devi partire per forza, perché non ti nascondi nei boschi PIERO Non posso Nina, io devo partire per questa guerra, per dare il mio aiuto alla nostra terra, capisci? E poi non posso diventare un fuorilegge perché al mio ritorno c'è una cosa importante che devo fare NINETTA cosa c'è di più importante di stare insieme, hai detto che mi ami non ti ricordi? PIERO Ninetta mia, al mio ritorno ti voglio sposare. Tu vuoi sposarmi? NINETTA Io… oh Piero sì, sì sì ti voglio sposare. Ho paura di perderti, ho paura che tu possa morire, cosa faccio se non torni più, o se ti innamori di un'altra donna.. Piero prende un papavero e lo porta a Nina. PIERO Lo sai che con il papavero puoi provare la mia fedeltà, vero? Prendi un petalo e poggialo sulla mia mano, così. Ora devi darci un pugno. NINETTA Un pugno? PIERO Se sentiamo uno schiocco la mia fedeltà è provata, assolutamente certa. (Nina dà un pugno al petalo e si sente lo schiocco.) Penserò a te tutti i giorni e tutte le notti Nina, ti scriverò ogni giorno, passeranno veloci questi mesi e saremo insieme per tutta la vita, te lo prometto NINETTA Ma tu stai attento e non fare l'eroe, io attenderò il ritorno di un soldato vivo, di un eroe morto che ne farò. PIERO Non accadrà NINETTA Ma non hai paura di morire? TAPPETO SONORO GUERRA DI PIERO PIERO Ci ho pensato tanto in questi giorni, sai cos'è l'unica cosa che mi fa paura? L'idea di dover uccidere qualcuno. Io non voglio uccidere, non voglio tornare da assassino, questo mi fa paura. Trovarmi davanti a un soldato e sparargli in fronte o nel cuore. Lui avrebbe solo il tempo di morire, ma a me… resterebbe il tempo di vedere gli occhi di un uomo che muore. Tieni questo fiore Ninetta, così ogni volta che vedrò un campo di papaveri rossi sarà un po' come stare con te. Guarda che luna stasera… ti posso abbracciare? Nina e Piero si abbracciano. NEL PAESINO Piero e Ninetta si salutano, Ninetta torna a casa, Marinella presenta gli abitanti. Ogni volta che parla di un personaggio la luce si accende nella sua postazione. MARINELLA Questa notte sono in pochi a prendere sonno. Ninetta torna a casa con il suo papavero rosso, non sa se piangere di gioia o di paura, sa solo che ha voglia di piangere e piange e stringe al petto il suo pegno d'amore. Piero rientra a casa da suo fratello Francesco, partiranno insieme. Guardate. Anche Francis è sveglio. Lui non partirà, è malato di cuore, sta parlando con sua sorella Marinella, che poi sono io. La scena passa a Marinella e Francis nella loro casa MARINELLA Tutti gli altri ragazzi di questo paese pagherebbero per non partire FRANCIS Marinella, ancora non riesci a capire. Non sai cosa vuol dire passare la giovinezza in disparte, a spiare gli altri ragazzi giocare, a farti narrare la vita dagli occhi MARINELLA Io sono sempre rimasta con te FRANCIS e ti viene la voglia di uscire, e provare che cosa ti manca per correre al prato MARINELLA Non sei rimasto solo FRANCIS e te la tieni la voglia e rimani a pensare “ma come diavolo fanno quelli, a riprendere fiato”. MARINELLA Il tuo cuore è fragile, ma tu sei forte Franziska saluta Piero e torna a casa FRANCIS Anche la guerra mi mette da parte. Resterò solo, è il mio destino MARINELLA Io non ti lascerò. Sei il mio fratellino. FRANCIS Appena arriverà il tuo principe, te ne andrai MARINELLA Non mi serve un principe... FRANCIS Non ti basta un principe? MARINELLA Ho detto “non mi serve” FRANCIS Allora un re. Un giorno arriverà un re senza corona e senza scorta e busserà tre volte a questa porta. MARINELLA Quanto sei scemo! Marinella, torna a parlare con il pubblico MARINELLA A quest'ora, ogni notte, accade qualcosa di particolare a Sant'Ilario. Nella caserma all'incrocio tra via della Povertà e vicolo dei diamanti, il brigadiere Pasquale Cafiero sta per tornare a casa dopo l'ultima ronda. Franziska apre la finestra e tende l'orecchio: aspetta il segnale dal suo amore segreto, il suo bandito bello e impossibile, l'unico che può chiamarla Marì. Marinella, torna a casa, Miché entra in scena furtivo. Si aggira circospetto tra le abitazioni. Scruta la casa di Franziska e inizia a fare il verso di un uccello. FRANZISKA Michè? MICHÉ Sssst. Le fa un gesto di scendere e di seguirlo, lei è molto preoccupata e scende cercando di non essere vista. Lui la prende per mano e la porta nel bosco, attraverso il pubblico. FRANZISKA Dove mi porti?! MICHÉ Sssst. FRANZISKA Ti stanno cercando tutti, in caserma non ti sei fatto vedere MICHÉ Io non parto Marì. Ti ho portata nel bosco perché il bosco sarà la mia casa… volevo dirti questo amore mio, che forse non ci vedremo molto spesso ma quando da casa guarderai nel bosco potrai vedermi in un'ombra, in un fruscio, o portai sentirmi nel canto di una civetta notturna. Sono tempi pericolosi Marì ma questa è la cosa giusta. Un giorno saremo insieme te lo prometto. FRANZISKA Sarà il giorno più bello della mia vita… Miché accompagna Franziska per via del Campo fino al limite della piazza MICHÉ Ora devo andare, è troppo pericoloso per me restare qui FRANZISKA Stai attento amore mio MICHÉ Vai Marì, io sono sempre con te. Si abbracciano, Franziska si dirige verso casa, ma quando passa di fronte a Piazza Vecchia viene notata da Piero. PIERO Franziska! FRANZISKA Piero… PIERO Sono le due di notte, cosa fai in giro… hai incontrato Michè? FRANZISKA No... solo non riuscivo a dormire perché non ho sue notizie e ho fatto due passi PIERO Franziska, secondo te da che parte sto io? FRANZISKA Ho paura Piero, non vuole partire, dice che vuole combattere nei boschi, devi farlo ragionare! Piero sospira PIERO Stai tranquilla, vedrai che si sistema tutto Dalla Taverna alla Cima si sente piangere Teresa: con il pianto l'audio si sposta nella taverna mentre senza audio Piero continua a tranquillizzare Franziska. Miché cerca di ascoltare cosa si dicono, ma non riesce a sentire. CATERINA Noooo… buona amore, adesso la mamma ti attacca… ora vengo a prenderti. Che se non vengo a prenderti io chi mai lo farà. Tranquillizza Teresa e inizia a impastare il pane (lo cuocerà davvero) con una ninna nanna (ritornello creuza de ma) Nel frattempo Pasquale ha finito di scrivere a macchina e si veste per uscire con la sua torcia. Fa un giro di ronda prima di tornare a casa (NOTA per PASQUALE: nel giro di ronda è bene tenere la torcia sempre a terra per non illuminare le persone che si trovano dentro alle case, altrimenti i muri spariscono). Cafiero arriva in piazza. CAFIERO Facciamo le ore piccole, giovanotti… dovreste andare a dormire, non è un orario per le chiacchiere questo. PIERO Ha ragione, brigadiere, ci stavamo godendo un po' di aria fresca e di stelle CAFIERO Sempre con la testa nelle stelle voi giovani Si sente il canto di un uccello (miché) FRANZISKA È meglio che io vada ora, buona notte Piero, buona notte agente. PIERO Buona notte. CAFIERO (un po' sospettoso) Buonanotte signorina Franziska. Quando Franziska svolta per andare verso casa si volta a guardare Michè e Cafiero se ne accorge. CAFIERO Signorina? Chi stava guardando? FRANZISKA Io? Nessuno, non c'è nessuno. Buona notte. Franziska, preoccupata, va a casa, mentre Michè rimane fermo immobile senza far rumore sperando che Cafiero non vada a controllare. Cafiero invece si incammina; appena Miché vede la luce della torcia che si avvicina si nasconde tra le case. I due si inseguono e Cafiero arriva quasi a prendere Michè quando Fabrizio ferma la scena. EFFETTO SONORO - CORO STOP I personaggi si bloccano NINETTA In questo momento Pasquale Cafiero sta per catturare Miché. Potrebbe portarlo in caserma per non essersi presentato alla chiamata. Potrebbe spedirlo al fronte, ma…. Ma il suo destino è un altro. Miché deve diventare un fuggitivo. Un partigiano prima, poi un ricercato. Michè dovrà uccidere “chi voleva rubargli Marì” perché così recita la sua canzone. Franziska dovrà stancarsi di questo amore perché così vuole la sua canzone. Dori toglie la torcia a Cafiero e con il cambio luce i personaggi si muovono. CAFIERO Ahh! Mannaggia Miché fugge nel bosco PIERO Tutto bene? CAFIERO Non è nottata, meglio andare a dormire ragazzo, ci aspettano tempi bui… Pasquale e Piero si salutano e tornano nelle rispettive case. Appena sono arrivati si fermano. Un istante di silenzio precede la musica INTERMEZZO DI MORTE E DI VITA M - TERZO INTERMEZZO DI “TUTTI MORIMMO A STENTO”. SCENA CORALE - Morte di Piero - Teresa diventa grande. Nella prima parte, dove si parla di guerra, i maschi che partono per la guerra si mettono in schiera in proscenio senza badare al paese: da sinistra a destra troviamo: Pasquale, Piero, Francesco e Trainor. Francis rimane in zona casa e guarda la schiera da lontano. Le femmine che stanno in schiera in fondo sono: Caterina, Ninetta e Franziska. Marinella è seduta in casa. Piero durante la prima strofa si toglie i vestiti e resta neutro (Francesco lo guarda). Nell'intermezzo musicale gli altri aiutano l'attrice che interpretava Piero a vestirsi da Teresa. Nella seconda parte della canzone, in cui si parla d'amore, le donne vanno a riprendere i propri uomini per riportarli a casa. Francesco consegna i vestiti a Ninetta e se ne va. Ninetta torna a casa con i vestiti di Piero. FERITE DI GUERRA NINETTA Sono trascorsi quindici anni da quella notte del 1940. Piero non è ancora tornato. Ora Teresa ha 15 anni e aiuta la mamma alla Taverna FRANCESCO Francesco è tornato dalla guerra senza suo fratello Piero, ma non è più lo stesso. Passa le giornate chiuso in casa a leggere l'enciclopedia. FRANCIS E MARINELLA Francis e Marinella vivono ancora insieme e aspettano la vita NINETTA Ninetta aspetta il suo Piero FRANZISKA Franziska aspetta il suo Michè che è ancora latitante. MICHÉ Mi sono vendicato di un fascista, l'ho ucciso! FRANZISKA ed è ancora nascosto nei boschi, ancora bandito. Francesco è intento a studiare a memoria l'enciclopedia, Francis scende al bar a bere qualcosa (a piccoli sorsi), Teresa prende l'ordinazione, gli porta da bere e si ferma a parlare con lui. Marinella scende al fiume a lavare i panni, Pasquale si ferma al bar, Miché è impegnato a fare un ritratto alla sua Marì, Ninetta si reca a casa di Francesco. La scena passa a casa di Francesco NINETTA Non puoi continuare così, devi uscire Francesco, devi vivere. Dimmi qualcosa. Francesco devi parlare. FRANCESCO parlare, intransitivo, latino medievale parabolare, pronunciare suoni articolati. NINETTA così ti prenderanno per matto FRANCESCO aggettivo: di persona che non possiede l'uso della ragione, stupido, stolto. NINETTA Cos'è successo a Piero? (Uscendo, secca) Smettila con quei libri. Esce e rimane a piangere vicino al muro. Si sente la campanella della farmacia. Francis ha suonato e la luce si sposta da Trainor. TRAINOR Buongiorno Francis FRANCIS Ciao Trainor, ci sono novità? TRAINOR Ti ho preparato la medicina, per il prossimo mese sei a posto. FRANCIS (Pagando) Tu sei a posto, ti ho già pagato le vacanze. Se non ci fossi io avresti già chiuso. TRAINOR Sei il mio cliente più affezionato FRANCIS Ah che soddisfazione. Piuttosto sei pronto per domani? TRAINOR Pronto? Per cosa? FRANCIS Per la festa. È l'unico giorno dell'anno in cui a Sant'Ilario arriva gente nuova. La nostra occasione per trovare una donna. TRAINOR Mah, lascia perdere amico mio FRANCIS Qui rischiamo di rimanere scapoli tutta la vita, ci ritroveremo su quella panchina a lanciare briciole ai piccioni TRAINOR Io non la capisco tutta questa smania per l'amore: meglio starci alla larga te lo dico io, pensa a prendere le medicine e lascia perdere l'amore. E non bere troppo domani alla festa. FRANCIS Piccoli sorsi interrotti, lo so. Comunque io non rinuncio a vivere. A costo di morire. TRAINOR Senti un po' Francis, ragiona. Come sono gli occhi di tua sorella? FRANCIS Come sono? TRAINOR Sono belli, vispi, brillano. E il colore del suo viso, i suoi sorrisi… è una ragazza che cerca l'amore, che lo aspetta; come la Teresina, la figlia dell'oste. E ora dimmi, come sono gli occhi di Franziska. E come sono gli occhi della Ninetta? Tutte le donne che hanno trovato l'amore hanno perso il sorriso, tutte. FRANCIS (non sa come rispondere, uscendo) …non mi convinci Trainor, non mi convinci, ne riparliamo alla festa. La scena passa alla taverna TAPPETO SONORO AMORE CHE VIENI CAFIERO Venuto dal sole o da spiagge gelate, perduto in novembre o col vento d'estate: io t'ho amato sempre, non t'ho amato mai, amore che vieni, amore che vai TERESA È bellissima Brigadiere, voglio impararla a memoria CATERINA Teresa, lascia in pace i clienti! TERESA Quando tornerà il mio fidanzato gliela reciterò a memoria CAFIERO Così c'è un fidanzato, non lo sapevo CATERINA Non le dia retta, le piace raccontare favole TERESA Ce l'ho il fidanzato. Anzi ce l'avevo sai, ma non tornerà più, è morto. FRANCIS È morto? Ninetta torna verso casa. Francesco esce e la segue con lo sguardo TERESA Sì, bruciato in piazza dalla Santa Inquisizione CAFIERO Ora devo andare Teresa, tieni il resto. Ninetta! STROFA RIMINI TERESA O forse è morto a Cuba, nella rivoluzione, o nel porto di New York nella caccia alle streghe, oppure in nessun posto… CATERINA Teresa! Finiscila, chi vuoi che ti creda? FRANCESCO Io ti credo. La scena passa a Cafiero e Ninetta CAFIERO Nina pensavo che domani alla festa potremmo andarci insieme… cioè, se ti va, posso passare a prenderti NINETTA Non so Pasquale, non mi sembra il caso, non vorrei che la gente pensasse… CAFIERO Sono passati quindici anni; promettimi che ci penserai. NINETTA Anch'io voglio... svagarmi un po', è che non ci riesco… ma te lo prometto, ci penserò. Ciao Pasquale. Francis raggiunge Cafiero FRANCIS Una cena romantica. Quante volte l'hai invitata senza successo? CAFIERO Troppe? FRANCIS Io posso aiutarti brigadiere; l'amore è una questione complessa. CAFIERO E cosa ne sai dell'amore? FRANCIS È quando il cuore impazzisce e ti arriva fin sulle labbra… CAFIERO E poi? Quando hai il cuore sulle labbra che fai? FRANCIS Lo lasci sulle sue… e allora puoi anche morire. Non mangio come si deve da due giorni.. se offri tu ne parliamo e questa notte convincerai la tua bella Nina. CAFIERO va bene, offro io! C'è una taverna in fondo alla via, qui in paese hanno orecchie anche i muri. FRANCIS Bravo Brigadiere! Cafiero e Francis escono di scena CATERINA Teresa! TERESA Mamma, smettila di urlare, smettila di ordinare! CATERINA Non la smetto per nulla signorina, io sto lavorando da stamattina all'alba per preparare la festa di domani e gradirei il tuo sostegno… TERESA Io sto lavorando, non mi fermo un attimo, ma non devo fare sempre quello che vuoi tu! Francesco esce di casa e si dirige verso la caserma, vedendo il litigio si ferma. CATERINA Quando uscirai da questa casa farai quello che vuoi. TERESA Appena viene a prendermi il mio fidanzato vedrai come… CATERINA Adesso basta! Non esiste nessun fidanzato, finiscila con queste favole, non ti crede nessuno e nessuno mai ti vorrà con quel carattere e quella arroganza! Caterina torna in taverna. Teresa si volta di scatto e si trova faccia a faccia con Francesco. Lui è in grande imbarazzo. Teresa lo guarda. Sorride. TERESA Lo sai che sei carino? FRANCESCO Diminutivo di caro. Gradevole alla vista, ma non proprio bello. Piacevole… Teresa lo accarezza. Francesco esce (scappa). Teresa torna a casa. Franziska, esce di casa e si incontra con Miché. MICHÉ Ti aspetto da quasi due ore FRANZISKA Avevo paura che Cafiero mi seguisse, avevo paura che mi vedessero MICHÉ Io vivo qui da solo da quindici anni, io vivo per questi nostri momenti, lo capisci? Io vivo per te, io non ho una vita sociale, non ho amici, non ho una camicia bianca per venire alla festa domani. FRANZISKA Sono quindici anni che ti aspetto. Sono quindici anni che ti cerco di nascosto, che vivo nella paura che ci scoprano. Vuoi che ti dica io quello che non ho? Hai sempre fatto scelte che ci hanno allontanato eppure siamo ancora qui. Ora ti chiedo di scegliere per noi. MICHÉ Non piangere Marì, te lo prometto. È che non posso sopportare l'idea che qualcuno ti voglia portare via da me. Ogni anno il giorno della festa è un incubo per me. Io conosco i paesani, ma non mi fido degli altri, non mi fido di quelli che vengono da fuori e ti vedono, da sola, così bella. FRANZISKA Devi fidarti di me. MICHÉ Io non potrei sopportare FRANZISKA Devi fidarti. Arriva la notte e Franziska torna a casa. M - VALZER PER UN AMORE. Cafiero e Francis tornano. Cafiero suona a Ninetta e mima la scena descritta dalla canzone. Ninetta sembra convincersi. Luce Wood. Dalla cattiva strada si avvicina Piero. Ninetta alla fine sceglie di restare con Piero. Cafiero e Francis si guardano, poi tornano a casa. FESTA DELLA CIMA Franziska torna a casa. Tutti dormono. Dopo circa quindici secondi si intravede il rosso dell'alba. Al canto del gallo si svegliano tutti e molto lentamente si portano nei pressi della taverna, in piazza. Caterina esce; al suo fianco Teresa. Inizia il rito solenne. CATERINA Ti sveglierai sull'indaco del mattino M - A CIMMA DE ANDRÉ Ti t'adesciàe 'nsce l'èndegu du matin ch'à luxe a l'à 'n pè 'n tera e l'àtru in mà CATERINA quando la luce ha un piede in terra e l'altro in mare DE ANDRÉ ti t'ammiàe a ou spègio d'en tianian, CATERINA ti guarderai allo specchio di un tegamino Il cielo si ammirerà allo specchio della rugiada DE ANDRÉ ou çè ou s'ammìa ao spegio d'à ruzà ti mettiàe ou brùgu rèdennu 'nte 'n cantùn CATERINA metterai la scopa dritta in un angolo DE ANDRÉ che se d'à a cappa a sgùggia ‘n cuxin-a a stria CATERINA che se dalla cappa scivola in cucina la strega a forza di contare le paglie che ci sono DE ANDRÉ a xeùa de cuntà ‘e pàgge che ghe sùn ‘a cimma a l'è za pinn-a, a l'è za cùxia CATERINA la cima è già piena, è già cucita Cielo sereno TUTTI Cielo sereno CATERINA Terra scura TUTTI Terra scusa CATERINA carne tenera TUTTI carne tenera CATERINA non diventare nera TUTTI non diventare nera CATERINA non ritornare dura TUTTI non ritornare dura DE ANDRÉ Cè serèn tèra scùa carne tènia nu fàte nèigra nu turnà dùa Bell'oueggè strapunta de tùttu bun CATERINA Bel guanciale materasso di ogni ben di Dio prima di battezzarla nelle erbe aromatiche DE ANDRÉ prima de battezàlu 'ntou prebuggiun CATERINA con due grossi aghi dritti in punta di piedi DE ANDRÉ cun dui aguggiuìn dritu 'n pùnta de pè CATERINA da sopra a sotto svelto la pungerai DE ANDRÉ da sùrvia 'n zù fitu ti 'a punziggè CATERINA aria di luna vecchia, chiaror di nebbia DE ANDRÉ àia de lùn-a vègia de ciaèu de nègia ch'ou cègu ou pèrde 'a tèsta l'àse ou sentè CATERINA che il chierico perde la testa e l'asino il sentiero DE ANDRÉ oudù de mà misciòu de pèrsa lègia CATERINA odore di mare mescolato a maggiorana leggera cos'altro fare cos'altro dare al cielo DE ANDRÉ cos'àtru fa cos'àtru dàghe a ou cè CATERINA Cielo sereno TUTTI Cielo sereno CATERINA Terra scura TUTTI Terra scusa CATERINA carne tenera TUTTI carne tenera CATERINA non diventare nera TUTTI non diventare nera CATERINA non ritornare dura TUTTI non ritornare dura DE ANDRÉ Cè serèn tèra scùa carne tènia nu fàte nèigra nu turnà dùa CATERINA e nel nome di Maria TUTTI e nel nome di Maria CATERINA e nel nome di Maria TUTTI e nel nome di Maria CATERINA tutti i diavoli TUTTI tutti i diavoli CATERINA da questa pentola TUTTI da questa pentola CATERINA andate via TUTTI andate viaaaaa!!! DE ANDRÉ e 'nt'ou nùme de Maria tùtti diài da sta pùgnatta anène via I cittadini vanno a prendere i vassoi con la Cima alla genovese da offrire al pubblico. Solo Caterina resta in scena. DE ANDRÉ Poi vegnan a pigiàtela i càmè CATERINA Poi vengono a prendertela i camerieri ti lasciano tutto il fumo del tuo mestiere DE ANDRÉ te lascian tùttu ou fùmmu d'ou toèu mestè CATERINA tocca allo scapolo la prima coltellata DE ANDRÉ tucca a ou fantin à prima coutelà CATERINA mangiate mangiate non sapete chi vi mangerà DE ANDRÉ mangè mangè nu sèi chi ve mangià Si ripete il ritornello “Cielo Sereno” + “e nel nome”. Gli abitanti invitano il pubblico ad unirsi alla festa. I personaggi si comportano come paesani alla festa, Dori e Fabrizio spiegano al pubblico che si tratta di un momento di pausa tra il primo e il secondo atto. I cittadini invitano il pubblico ad assaggiare la cima e la scena si trasforma in una festa di paese informale; Franziska resta un po' defilata. LA FURIA DI MICHÉ DORI FABRIZIO E FRANCESCO Otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno EFFETTO SONORO - CORO STOP Il paesino si blocca. FRANCESCO Nella grande confusione della festa stanno accadendo piccole cose interessanti. Ve lo dico io che li osservo da lontano. Ve lo dico io che mi sono tirato fuori e ora non posso più rientrare, perché quando gli altri ti vedono come matto non puoi che fare il matto. Lo scemo non esiste da solo, dietro ad ogni scemo c'è un villaggio. E ora guardate il villaggio e ditemi chi è il matto. STACCO MATTO FRANCESCO Ninetta vive nel ricordo di mio fratello Piero. Cafiero nell'attesa di arrestare Miché, Francis nella speranza di donare ad una donna il suo cuore malato e Marinella aspetta il suo re. Poi c'è Franziska. Guardate la sua espressione: non si diverte, sa che il suo bandito la osserva: come dice la canzone? CORO Tutta notte sulla quercia l'ha seguita in mezzo ai rami, dietro il palco sull'orchestra i suoi occhi come due cani. FRANCESCO Miché non può presentarsi alla festa perché ricercato dalla polizia e controlla che nessuno si avvicini a Franziska o, come la chiama lui, alla sua Marì. Sembra molto preoccupato. E ha ragione: qualcuno si sta avvicinando per corteggiarla. Solo chi ha rinunciato all'amore può raccontare quanto sta per accadere. Sottofondo musicale e movimenti lentissimi del paesino. Trainor prende Franziska e la avvicina ad un uomo tra il pubblico. TRAINOR E ora guardate come fanno gli idioti a morire d'amore. O a uccidere per amore, è un uomo di circa xx anni, con una lunga barba nera (descrivere), veste bla bla bla e dall'inizio della festa non ha staccato lo sguardo da lei. Franziska arrossisce, come non le capitava da anni. Arrossisce e non sa più dove nascondere gli occhi. Getta uno sguardo nella foresta ma una mano la stringe, una mano calda e nuova e i suoi occhi finalmente si fermano in quelli dello sconosciuto. Miché capisce. Esce dal suo nascondiglio e percorre la distanza che lo separa da quella maledetta festa. Entra in paese. FABRIZIO Ninetta lo scorge attraversare la piazza, non fa nemmeno in tempo a spalancare gli occhi dallo stupore che il coltello di Miché è già pronto a mezz'aria. Poi affonda. Lo sconosciuto lascia le mani e gli occhi di Franziska, ricade sulle ginocchia e rimane per un attimo tutto contratto, quasi che la sua vita fosse aggrappata a quel coltello. Quando Miché sfila la lama.. tutto è finito. Dori ha in mano il telo rosso che diventa il sangue. FRANZISKA (spaventata) Miché cos'hai fatto? MICHÉ (tra i denti, con rabbia, a lei) Cos'hai fatto tu? Arriva Pasquale Cafiero usando le mani come se avesse una pistola in pugno CAFIERO Fermo! Non muovere un muscolo (Gli gira il braccio dietro la schiena e lo ammanetta) Questa volta hai finito di scappare (Rivolto a tutto il pubblico) Tornate a casa, signori la festa è finita. Avanti, non c'è niente da vedere, andate. Pasquale porta Miché in prigione, Gli abitanti tornano a casa, invitando il pubblico a tornare al posto. EFFETTO GRILLI Notte con i grilli, Teresa si mette un cuscino sulla pancia. UNA NOTTE CHE VALE DIECI ANNI DORI Una notte che vale 10 anni. E non accade molto: Franziska è andata a trovare Miché quasi tutti i giorni ma giorno per giorno i suoi occhi si sono spenti. Troppe lacrime forse. I sorrisi sono scomparsi dal suo volto. Il sogno si è rattrappito. Pasquale esce dalla caserma con la sua torcia, arriva in centro e si rivolge direttamente al pubblico CAFIERO Fin da bambino mi hanno insegnato che al mondo c'è il bene e c'è il male e bisogna scegliere da che parte stare. Mi hanno detto che se stai dalla parte giusta non potrai essere sconfitto. Nella mia caserma ci sono delle sbarre che segnano il confine tra il bene e il male, tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e io sto seduto dalla parte giusta. Eppure c'è qualcosa che non torna. Ho passato anni a cacciare quell'uomo, lo disprezzavo e lo volevo vedere in prigione. Ora non so. In fondo ha lottato con tutte le sue forze per non perdere la sua Marì. Ha sbagliato, certo, ma ha lottato. Forse quel bandito è una persona migliore di me. Entra in caserma. Si mette a lavorare. Si addormenta. Franziska arriva alla prigione. Michè ha le mani appoggiate fuori dalle sbarre. Lei le prende MICHÉ Marì, amore mio. Finalmente, è tutto il giorno che… Pasquale si sveglia e resta in ascolto senza disturbare. Il coro sussurra "la canzone dell'amore perduto" CORO Ricordi sbocciavano le viole Con le nostre parole Non ci lasceremo mai Mai e poi mai FRANZISKA ssst. Ricordi quando ci siamo incontrati. La prima volta. Sbocciavano le viole con le nostre parole ‘non ci lasceremo mai' MICHÉ mai mai mai e poi mai FRANZISKA mai e poi.. CORO Vorrei dirti, ora, le stesse cose Ma come fan presto, amore Ad appassire le rose Così per noi MICHÉ mai e poi mai, lo ricordo, certo lo ricordo Marì FRANZISKA vorrei dirti ora le stesse cose MICHÉ ma? FRANZISKA ma come fan presto, amore ad appassire le rose. E così per noi CORO L'amore che strappa i capelli È perduto ormai MICHÉ non dire questo, lo sai che FRANZISKA l'amore che strappa i capelli è finito ormai, non resta che qualche CORO Non resta che qualche svogliata carezza E un po' di tenerezza MICHÉ io ti amo Marì e anche tu mi ami, dimmi che mi ami FRANZISKA non resta che qualche svogliata carezza. E un po' di tenerezza. FRANZISKA Lo so che ora stai male Miché e quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano forse li rimpiangerai e piangerai. Non è male piangere. Te lo assicuro. E piangerai. CORO Ma sarà la prima Che incontri per strada Che tu coprirai d'oro Per un bacio mai dato Per un amore nuovo (X2) MICHÉ non andare Marì FRANZISKA (andandosene) per un amore nuovo. Silenzio. Lungo. CAFIERO Don Miché, dormite? MICHÉ Non sono abituato a dormire sul letto Cafiero, io dormo sugli alberi. CAFIERO Sono passati nove anni Michè. MICHÉ Cosa vuole, sono abitudinario. Che anno siamo? CAFIERO 1964. MICHÉ 1964. Qualche novità in paese? CAFIERO Teresa, la figlia dell'oste. E incinta. MICHÉ Davvero? Di chi? CAFIERO Non si sa. Girano solo voci. MICHÉ Voci? CAFIERO Il matto. MICHÉ Francesco? CAFIERO Sì, ma non lo deve sapere nessuno. Lo sanno tutti tranne lui, sa… non è il caso… MICHÉ Questo mondo gira al rovescio, vero brigadiere? CAFIERO Sentite un po', lo gradite un buon caffè? MICHÉ Quando le cose girano storte è meglio saltare giù... CAFIERO Saltare giù dove? MICHÉ E beviamoci questo caffè brigadiere. CAFIERO Un po' di musica? MICHÉ Un po' di musica. Pasquale accende la musica. Si fa wood. TEMPO DEGLI ADDII M - MARINELLA MINA E DE ANDRÉ Marinella danza in un telo telo bianco e azzurro; al termine della Musica giace a terra. Dori si avvicina con un'arancia DORI Vuoi delle arance? Vengono dalla Cina. MARINELLA Tu chi sei? DORI Sono ciò che stai cercando da una vita, in riva al fiume. Prendi. Suzanne offre l'arancia a Marinella. Marinella è tentata ma si ritrae all'ultimo spaventata. MARINELLA Devo tornare da mio fratello. DORI Sei sicura? MARINELLA Ha bisogno di me. È malato. DORI Quando sarà il momento, ti troverà senza cercarti. MARINELLA Tu chi sei? Suzanne offre di nuovo l'arancia a Marinella che si avvicina lentamente e la afferra. In quel momento parte la musica M - SUZANNE Suzanne. Luce Wood. Danza dei morti, il fiume si ritira con Marinella e Suzanne. Alla fine della musica giunge in paese la notizia: Francis trova a terra il vestito di Marinella. CAMBIO LUCE Francis si sente male e cade al suolo, lo soccorre Trainor e lo porta in farmacia. TRAINOR Francis! Aiutatemi! Aiutatemi! Portiamolo dentro. Non agitarti Francis, stai tranquillo. Giro luci nel paesino. Francis in fin di vita resta in Farmacia. Pasquale li va a trovare: gesticolando Trainor spiega la situazione a Pasquale che esce e incontra Franziska e Caterina. Spiega la situazione e torna in caserma, dove racconta anche a Michè, Franziska parla con Ninetta e Ninetta con Francesco, mentre Teresa racconta a Caterina. Arriva la sera; Teresa vede Francesco sulla panchina e lo raggiunge. TERESA Dicono che non vivrà a lungo. È stato troppo per lui. Sua sorella era la sua vita e morta lei morirà anche lui. Non credi? Hai qualche definizione giusta per questo momento? (Si guardano e lui fa per parlare) No lascia stare, voglio parlarti io oggi. Ti va? Non sei scappato, lo prendo per un sì. Sai mi chiedevo, chissà se Marinella e Francis si erano detti tutto prima di, prima che lei morisse. Sai, le cose importanti che se uno se le tiene dentro poi quando succedono queste cose gli rimane il rimorso per tutta la vita. Le cose importanti… bisogna dirsele quelle, anche se è difficile, bisogna trovare il modo, il coraggio di… sai una cosa? Vuoi sapere una cosa importante? Francesco si alza e avanza verso il pubblico. Tutti i paesani lo fissano e iniziano a bisbigliare frasi su di lui TERESA Francesco aspetta, ti prego non scappare. Teresa si blocca in mezzo alla piazza con la mano tesa verso Francesco FRANCESCO (Al pubblico) Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo Tutti iniziano a bisbigliare. "Ecco che scappa, non parla, guardalo, scappa dalle parole"… Iniziano a ridacchiare FRANCESCO Non riesci ad esprimerlo con le parole e la luce del giorno si divide la piazza tra un villaggio che ride e te, lo scemo (tutti bisbigliano la parola scemo) che passa. E nemmeno la notte ti lascia da solo, gli altri sognan se stessi e tu? Sogni di loro. Torna verso Teresa e le gira attorno, lei è sempre bloccata FRANCESCO Eh sì anche tu andresti a cercare parole sicure per farti ascoltare. Prende la mano di Teresa e la fa girare: ora i due sono uno di fronte all'altro il coro continua a bisbigliare sempre più forte FRANCESCO Per stupire mezz'ora basta un libro di storia… Io cercai di imparare la Treccani a memoria. E dopo maiale, Majakovskij, malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi TUTTI Matto! Francesco si volta verso il pubblico e Teresa si rianima, mentre i paesani tornano alle proprie faccende nelle case TERESA sai una cosa? Vuoi sapere una cosa importante? FRANCESCO Importante dal latino importare, portare dentro. TERESA Riguarda proprio qualcosa che porto dentro. O qualcuno, questo figlio che sta crescendo non è solo mio lo sai? Francesco, hai capito cosa ti sto dicendo? FRANCESCO Gerundio presente del verbo dire, esprimere, pronunciare TERESA Non fare così, guardami e dimmi se hai capito. FRANCESCO Capire, comprendere... TERESA Smettila! Basta! Tu non sei matto lo sai? Questa è una cosa importante e tu non devi fare il matto. Non devi fare il matto (Teresa piange. Francesco senza guardarla prova ad appoggiarle una mano sulla spalla, ma le lo scaccia) Vattene! Vattene! Francesco se ne va. M - UN MALATO DI CUORE. Marinella si avvicina a Francis, fa per prenderlo quando Teresa la chiama. TERESA Aspetta. Stop alla musica. Marinella si volta verso Teresa TERESA Non ce la faccio. Non ce la faccio M - RIMINI Teresa toglie il cuscino dalla pancia e lo porge a Marinella, che riprende il cammino. MICHÉ Ferma! (Stop Musica) Tu puoi aprirmi questa porta, vero? Marinella fa un cenno d'assenso MICHÉ (ci pensa un attimo, poi decide) D'accordo. M - BALLATA DI MICHÉ Miché si toglie il costume da personaggio e inizia a seguire Marinella. Quando Miché passa dietro a Franziska la sfiora. Lei sente un brivido e piange sommessamente. Buio. ULTIMO GIORNO NINETTA Domenica 10 gennaio 1999: nel Paesino di Sant'Ilario siamo rimasti in sei. Ninetta e Franziska, Francesco e Teresa, Cafiero e Caterina. Trainor è morto nella sua farmacia, un esperimento sbagliato. MARINELLA Come quegli idioti che muoion d'amore… mio fratello Francis per esempio, che ha lasciato il cuore su due labbra… di rosa. NINETTA Viviamo da anni nel ricordo, come se niente fosse cambiato. Come se gli altri fossero ancora qui… con noi. Luce. Tutti in scena. Vivi e morti insieme. MARINELLA Questa è la storia del paesino di Sant'Ilario, una storia inventata, una storia sbagliata. una storia di CATERINA Uomini, donne, amori e miserie TRAINOR gelosie devastatrici, invidie, carezze e baci mai dati, MICHÉ ambizioni meschine e millenarie paure FRANZISKA inesauribili astuzie CAFIERO solitudini, noie, vanità, riti antichi e pettegolezzi, FRANCESCO È la storia di un paese inventato di cui avete visto poco e avete immaginato il resto M - FINALE PRINCESA O matu O céu A senda A escola A igreja A desonra A saia O esmalte O espelho O batom O medo A rua A bombadeira A vertigem O encanto A magia Os carros A policia A canseira O brio O noivo O capanga O fidalgo O porcalhão O azar A bebedeira As pancadas Os carinhos A falta O nojo A formosura Viver MARINELLA la campagna FRANCIS il cielo MARINELLA i sentieri FRANCIS la scuola FRANCESCO la chiesa MICHÉ la vergogna CATERINA la gonna FRANZISKA lo smalto, lo specchio, il rossetto CAFIERO la paura MICHÉ la strada FRANZISKA la bombadeira MICHÉ la vertigine FRANZISKA l'incantesimo MICHÉ la magia, CAFIERO le macchine, la polizia CATERINA la stanchezza, la dignità NINETTA il fidanzato, CAFIERO lo sgherro, CATERINA il gransignore TRAINOR lo sporcaccione MICHÉ la sfortuna, la sbronza, le botte FRANCESCO le carezze TRAINOR il fallimento, lo schifo, la bellezza… insomma: la vita. DORI Sono le 2.30 del mattino di lunedì 11 gennaio 1999. REGISTRAZIONE DE ANDRÉ Grazie… Vado a fumarmi una sigaretta. Grazie a tutti, buona notte e buona fortuna. Buio. Fine.
A questo link la versione del copione in KitScenarist Il-paesino-di-Sant’Ilario.kitsp
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Ecco alcuni esempi dei contesti in cui abbiamo messo in scena il copione:
Qui trovi la prima versione del testo in pdf, scritta in occasione della replica del 2013 con gli studenti dell’Artusi. Questa versione conta 20 personaggi.